Q&A Studenti

Sessione dedicata alla raccolta delle domande poste dagli studenti ai ricercatori, nell’ambito delle attività: In my backyard; Crime investigation; The green in my daily life; Generation together to help the planet.

Domande degli studenti

  1. L’acqua finirà in futuro?
  2. Perché dobbiamo proteggere la biodiversità?
  3. Cosa succederebbe se nel mondo non esistesse la biodiversità?
  4. Tra qualche anno la terra sarà piena di plastica o no?
  5. Quali sono le principali minacce alla biodiversità nei piccolo paesi come il nostro?
  6. Qual è il reale impatto di una macchina elettrica sull’ambiente?
  7. L’elettricità sarà il futuro?
  8. Cosa significa impatto zero?
  9. Quali tipi di inquinamento esistono?
  10. Quanti gradi ci sono sulla terra per via dell’inquinamento?
  11. Perché le emissioni di CO2 danneggiano l’ecosistema?
  12. Cosa sono le emissioni di CO2 e perché fanno male?
  13. Cosa s’intende per turismo ecosostenibile?
  14. Quali abitudini potrei cambiare nella vita di tutti i giorni?
  15. Come potrei spiegare a un amico perché deve cambiare le proprie abitudini per salvare il pianeta?
  16. Cosa significa eco-sostenibilità?
  17. Perché si parla di eco-sostenibilità?
  18. Qual è l’obiettivo principale dell’eco-sostenibilità?
  19. Perché è importante l’eco-sostenibilità?
  20. Cosa si può fare per migliorare l’eco-sostenibilità?
  21. Quanti rifiuti produce in media un italiano in un anno?
  22. Qual è il ruolo delle imprese per lo sviluppo sostenibile?
  23. A quanto è stimato l’aumento del livello del mare sei ghiacciai si sciogliessero?

Risposte dei ricercatori……

1.L’acqua finirà in futuro?

Sì quando la terra sarà troppo calda (ma ci vogliono migliaia di anni). Quella che rischia di finire prima è l’acqua potabile detta anche acqua “dolce”.
Lucio Bonaccorsi – Professore Associato
Dip. DICEAM, UniMediterranea
 

2.Perché dobbiamo proteggere la biodiversità?

Proteggere la biodiversità è fondamentale, poiché insieme ad aria, acqua e suolo Cstabilizzano e garantiscono il corretto funzionamento degli ecosistemi e dei servizi che quest’ultimi ci offrono, e da cui noi esseri umani dipendiamo.
Francesco Ripullone – Professore Associato
Dip. SAFE UniBasilicata
 

3.Cosa succederebbe se nel mondo non esistesse la biodiversità?

Sarebbe a rischio la vita stessa sulla terra. l nostro cibo proviene dalla biodiversità infatti solo le piante, alcune alghe e batteri, possiedono la capacità di produrre il proprio nutrimento dalla luce del sole e dalla CO2. Gli animali (compreso l’uomo) non sono capaci di produrre il proprio cibo.
Francesco Ripullone – Professore Associato
Dip. SAFE UniBasilicata
 

4.Tra qualche anno la terra sarà piena di plastica o no?

Allo stato attuale vi sono 8 miliardi di tonnellate di plastica nei mari ed oceani della Terra, il doppio del peso totale degli animali terrestri e marini messi insieme. Se dovesse continuare l’uso della plastica a questi ritmi finirà per soffocare l’intero pianeta.
Francesco Ripullone – Professore Associato
Dip. SAFE UniBasilicata
 

5.Quali sono le principali minacce alla biodiversità nei piccolo paesi come il nostro?

A rappresentare un pericolo per la biodiversità sono gli scarichi civili, le attività agricole che, impiegando insetticidi, pesticidi e diserbanti, alterano profondamente i suoli;
l’introduzione di specie aliene, la caccia e pesca eccessive e indiscriminate.
Francesco Ripullone – Professore Associato
Dip. SAFE UniBasilicata
 

6.Qual è il reale impatto di una macchina elettrica sull’ambiente?

I veicoli elettrici alimentati con elettricità (batteria) e idrogeno (fuel cells) prodotti da fonti a basso tenore di
CO2 (fonti rinnovabili) causano una quantità nettamente inferiore di gas serra rispetto ai veicoli a benzina, diesel e gas. Ciò implica che la diffusione della mobilità elettrica deve essere accompagnata da un’adeguata crescita della produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili. Infatti, il bilancio di CO2 dei veicoli elettrici (sia batteria che idrogeno) è strettamente legato al tenore di CO2 dell’elettricità utilizzati e quindi dall’origine dell’energia elettrica consumata (direttamente dal veicolo o per al produzione di idrogeno). I veicoli elettrici non emettono direttamente sostanze inquinanti e pertanto contribuiscono a migliorare la qualità dell’aria soprattutto nelle aree ad alta intensità di traffico. La produzione dei veicoli elettrici ha un impatto ambientale maggiore (una parte considerevole delle emissioni inquinanti dei veicoli elettrici è dovuta alla produzione delle loro batterie) di quella dei veicoli con motore a combustione che viene compensato da un minore impatto durante il suo uso. La compensazione si raggiunge a circa 30000 km.
Anna Pinnarelli – Ricercatrice
Dip. DIMEG Università della Calbria
 

7.L’elettricità sarà il futuro?

L’elettricità è una forma di energia a cui non è possibile rinunciare.
Lucio Bonaccorsi – Professore Associato
Dip. DICEAM, UniMediterranea
 

8.Cosa significa impatto zero?

Significherebbe che le attività umane non modificano l’ambiente, ma in realtà non è possibile. Tuttavia possiamo convivere con l’ambiente che ci ospita.
Lucio Bonaccorsi – Professore Associato
Dip. DICEAM, UniMediterranea
 

9.Quali tipi di inquinamento esistono?

Esistono diverse forme di inquinamento, chimico, elettromegnetico, luminoso, acustico, marino, atmosferico etc.
Francesco Ripullone – Professore Associato
Dip. SAFE UniBasilicata
 

10.Quanti gradi ci sono sulla terra per via dell’inquinamento?

A causa dell’inquinamento la temperatura del pianeta è aumentata di circa 1 °C a causa dei gas serra che intrappolano l’energia proveniente dal sole.
Francesco Ripullone – Professore Associato
Dip. SAFE UniBasilicata
 

11.Perché le emissioni di CO2 danneggiano l’ecosistema?

Gli ecosistemi (insieme naturale di organismi viventi e dell’ambiente in cui vivono) terrestri e marini svolgono un ruolo importante nella regolazione del clima. Essi infatti assorbono parte delle emissioni di CO2 prodotta dall’uomo. Tuttavia un eccesso di emissioni di CO2 provoca un degrado degli ecosistemi, con conseguente perdita di biodiversità e con conseguente alterazione della loro capacità di svolgere funzioni essenziali.
Mariagrazia Fortino – Ricercatrice
Dipartimento di Scienze della Salute, Università di Catanzaro
 

12.Cosa sono le emissioni di CO2 e perché fanno male?

Tutti i processi di combustione (anche la respirazione umana) generano CO2 come prodotto. L’ambiente ha una certa capacità di “assorbire” la CO2 ma le attività umane ne immettono troppo e questa si accumula nell’atmosfera contribuendo al riscaldamento terrestre in modo significativo.
Lucio Bonaccorsi – Professore Associato
Dip. DICEAM, UniMediterranea
 

14.Quali abitudini potrei cambiare nella vita di tutti i giorni?

Evitare sprechi di qualsiasi tipo, acqua, cibo, energia, usare i mezzi pubblici o la bici, uso corretto del riciclo, etc.
Francesco Ripullone – Professore Associato
Dip. SAFE UniBasilicata
 

15.Come potrei spiegare a un amico perché deve cambiare le proprie abitudini per salvare il pianeta?

Provare a spiegare quanto è preziosa la vita e che non abbiamo un pianeta B su cui andare a vivere nel caso le cose dovessero andar male. Cambiare le proprie abitudini gradualmente, il proprio stile di vita, bastano piccoli gesti della vita quotidiana come spegnere la luce se non necessaria, fare il riciclo, usare i mezzi pubblici, non sprecare il cibo etc.
Francesco Ripullone – Professore Associato
Dip. SAFE UniBasilicata
 

16.Cosa significa eco-sostenibilità?

Significa avere uno sviluppo che non comprometta l’ambiente e le risorse per le future generazioni
Lucio Bonaccorsi – Professore Associato
Dip. DICEAM, UniMediterranea
 

17.Perché si parla di eco-sostenibilità?

L’ecosostenibilità o sviluppo sostenibile è un concetto introdotto per la prima volta nel 1987 dalla Commissione mondiale sull’ambiente e lo sviluppo : “Lo sviluppo sostenibile è uno sviluppo che soddisfi i bisogni delle generazioni attuali senza compromettere quelli delle generazioni future ”.
Francesco Ripullone – Professore Associato
Dip. SAFE UniBasilicata
 

18.Qual è l’obiettivo principale dell’eco-sostenibilità?

L’obiettivo principale è lo sviluppo sostenibile, principio secondo il quale le generazioni attuali devono soddisfare i propri fabbisogni senza compromettere quelli delle generazioni future
Francesco Ripullone – Professore Associato
Dip. SAFE UniBasilicata
 

19.Perché è importante l’eco-sostenibilità?

Per la sopravvivenza della razza umana
Lucio Bonaccorsi – Professore Associato
Dip. DICEAM, UniMediterranea
 

20.Cosa si può fare per migliorare l’eco-sostenibilità?

E’ importante che tutti impariamo a utilizzare meglio le risorse del nostro pianeta, riducendo gli sprechi e l’eccesso di consumismo.
Lucio Bonaccorsi – Professore Associato
Dip. DICEAM, UniMediterranea
 

23.A quanto è stimato l’aumento del livello del mare sei ghiacciai si sciogliessero?

C’è ancora incertezza sull’intero volume d’acqua contenuto nei ghiacciai e nelle calotte glaciali, ma se tutti dovessero sciogliersi, il livello globale del mare potrebbe aumentere di circa 60-70 metri, inondando ogni città costiera del pianeta (U.S. Global Change Research Program:Sea Level Rise).
Daniela Biondi – Ricercatrice
Dip. DIMES, Unical