Ruth Deborah Gates

Ruth Deborah Gates (1962-2018) nasce a Akrotiri, Cipro.

La madre Muriel era una fisioterapista ed il padre John un militare della Royal Air Force. Rachel fu ispirata dai documentari del grande esploratore Jacques Costeau e fin da bambina decise di diventare una biologa marina. Anche se a scuola le suggerivano di dedicarsi all’atletica, studiò biologia all’Università di Newcastle in Inghilterra e si laureò nel 1984. Ruth era una subacquea provetta e si innamorò della bellezza della barriera corallina dopo un viaggio nelle Indie Occidentali. Nel 1989 ottenne il titolo di dottore di ricerca con una tesi sulla relazione tra le temperature marine e la simbiosi tra alghe e celenterati. Dopo il dottorato lavorò per 13 anni presso l’Università della California Los Angeles e nel 2003 iniziò a lavorare per l’Istituto di Biologia Marina delle Hawaii.

Le barriere coralline formano alcuni degli ecosistemi più produttivi del mondo, fornendo habitat marini complessi e vari che supportano un’ampia gamma di altri organismi. Negli ultimi decenni almeno un terzo delle barriere coralline del mondo, che sono altamente sensibili ai cambiamenti di temperatura, sono morte, vittime di un aumento del riscaldamento globale, dell’acidificazione degli oceani, dell’ecoturismo, dell’inquinamento e della eccessiva pesca commerciale. Gli scienziati affermano che le tendenze al riscaldamento suggeriscono che molto di più potrebbe essere distrutto nei prossimi 30 anni, con il corallo che funge da campanello d’allarme per l’eventuale collasso dell’ecosistema oceanico.

Ruth era uno dei principali scienziati che cercavano di proteggere il corallo da un tale destino. Come direttrice l’Istituto di Biologia Marina stava sviluppando un “super corallo” che poteva essere allevato per essere più resistente al calore e all’acidità che aggrediscono l’ambiente marino. In collaborazione con Madeleine van Oppen dell’Istituto Australiano di Scienze Marine ottenne numerosi finanziamenti per valutare la possibilità di rimpiazzare le barriere coralline morenti in tutto il mondo con dei ceppi di super coralli. Oltre alla sua carriera nella ricerca, Gates è stata mentore, oratrice pubblica, divulgatrice scientifica e sostenitrice del cambiamento e del progresso nel campo delle scienze marine. Negli anni ha affascinato e ispirato il pubblico con la sua passione ed il suo ottimismo. È stata eletta prima presidente donna della Società Internazionale per gli studi sulla barriera corallina.

A Ruth era stato diagnosticato un tumore al cervello ma morì per le complicanze di una operazione di routine. Le sopravvive sua moglie Robin Burton-Gates.

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http://gatescorallab.com/

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Gates’ passion lives on through interactive coral documentary