Zafferano: coltura in vaso pro innovazione


Zafferano: coltura in vaso pro innovazione

Nunzia CICCO (IMAA) – CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE

La spezia dello zafferano (Crocus sativus L.), è nota principalmente per il suo alto elevato valore commerciale; infatti, è anche chiamata “oro rosso”.

La coltivazione dello zafferano è diffusa in diverse parti del mondo e le tecniche colturali adottate variano anche in base al clima e al tipo di terreno. Le tecniche di gestione di questa coltura richiedono un intenso lavoro manuale nelle fasi di impianto e diserbo e nelle fasi di raccolta dei fiori e di separazione degli stimmi dalla parte restante del fiore; ciò contribuisce notevolmente all’elevato prezzo della spezia giustificato anche dalle difficili condizioni posturali a cui si è costretti durante la fase raccolta dei fiori e dalla difficoltà di trovare mano d’opera nel breve periodo di raccolta (15-20 gg).

Tradizionalmente, i cormi vengono impiantati in pieno campo e solo gli stimmi del fiore vengono utilizzati per ottenere la spezia. Le parti rimanenti, corrispondenti a circa il 90% della biomassa totale, vengono scartate e gettate via.

Al fine di superare e/o controllare alcune avversità che si verificano durante l’intero ciclo colturale (funghi patogeni, parassiti animali ed erbe infestanti), e le difficoltà posturali durante la fase di raccolta, nonché per facilitare e aumentare il recupero dei bio-residui floreali, proponiamo un modo alternativo di coltivazione dello zafferano utilizzando vasi di elevata capacità (250 L). Poiché la coltivazione in vaso, in alternativa a quella in pieno campo, può influire sulle caratteristiche di biodiversità del C. sativus, lo scopo della presente ricerca è valutare l’effetto di questo nuovo sistema di crescita su alcune caratteristiche chimiche e morfologiche del C. sativus di diversa origine geografica. A tal fine, sono stati investigati cormi appartenenti ad un’unica classe dimensionale (diametro compreso tra 3-3,5 cm ) provenienti da Spagna, Olanda e Italia, e sono stati valutati la resa e la qualità della spezia, la lunghezza delle foglie e la resa dei cormi figli.

I risultati delle prove del primo anno, ottenuti con il sistema di coltivazione proposto, sono stati molto promettenti.

La posizione dei cormi (cioè periferica e centrale) rispetto al bordo del vaso ha influenzato l’indice di moltiplicazione dei cormi esaminati, nonché la lunghezza delle foglie. L’analisi qualitativa, eseguita secondo la norma ISO 3632-2 / 1 (2010/2011), ha classificato tutti i campioni di zafferano esaminati nella prima categoria qualitativa. Il sistema di coltivazione proposto ha facilitato il lavoro manuale migliorando la postura dei lavoratori durante le fasi di impianto dei cormi, di diserbo e di raccolta dei fiori; inoltre, ha ostacolato l’attacco di alcuni animali nocivi e ha facilitato il recupero innovativo degli scarti.

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