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La ricerca in carcere

Val la pena studiare. I poli universitari penitenziari tra ricerca e buone pratiche

Università di Cagliari e online – 24 settembre ore 16:00

L’incontro tra l’istituzione universitaria e penitenziaria e tra responsabili di reato e gruppi sociali (professori, studenti e volontari) che si realizza attraverso i Pup, Poli Universitari Penitenziari ha ricadute interne ed esterne importanti a partire dal dibattito o dal pensiero su chi studia in carcere. Muovendo dall’esperienza dei laboratori in carcere e dalle attività didattiche con studenti detenuti, accade che gruppi che prima si ‘temono’, dall’incontro e dal confronto modificano quegli immaginari della paura, dai quali scoprono di essere governati.

Anche durante la “Notte Europea della Ricerca” si vuole tentare la costruzione di nuovi legami comunitari e una coscienza collettiva in grado di alimentare sicurezza e benefici generali, sul modello della Giustizia Riparativa.

Prof.ssa Cristina Cabras dell’Università di Cagliari in presenza dall’Orto Botanico di UniCa con una delegazione di studenti/sse e cittadini/e. In collegamento Franco Prina (Presidente CNUPP; Francesca Vianello (delegata PUP UniPd); Marco Porcu (direttore della Casa Circondariale di Uta); Maria Elena Magrin (delegata PUP UniMib); Carlo Alberto Romano (delegato PUP UniBs); Franca Garreffa (delegata UniCal); Giuseppina Pani (direttrice Area Educativa CC UTA); Antonella Benucci (delegata UnistraSi).

 

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