Azioni per un futuro sostenibile: recuperare oro da vecchi circuiti elettronici con nuovi materiali porosi

Nel settembre 2020 la Commissione europea ha presentato un piano d’azione per lo sviluppo sostenibile sulle materie prime critiche. Per continuare a garantire lo stock europeo di materie prime critiche, anche gli enti locali e regionali dovrebbero avere un ruolo cruciale, data la necessità di potenziare l’estrazione di materie prime all’interno dell’UE e di migliorare il riciclaggio delle materie prime critiche. L’oro rientra nella lista degli elementi critici. Questo metallo è presente, oltre che nei gioielli, in gran parte dei prodotti elettronici in circolazione. Si usa perché ha un’eccellente conduttività termica ed elettrica, resiste all’ossidazione ed è inalterabile. L’industria dei computer ne usa diverse tonnellate ogni anno. E il recupero dell’oro da tutti quegli apparati elettronici, che ormai fanno parte del quotidiano di tutti noi, è un settore che promette sviluppi decisamente interessanti. I vantaggi di questo tipo di operazione sono svariati e positivi per molteplici finalità, e per l’ambiente.
Vedremo che non è possibile recuperare l’oro senza procedure complesse e soprattutto senza l’uso di sostanze chimiche, ma che i più promettenti materiali porosi preparati dai chimici, noti come MOFs, ne consentono il recupero in modo efficiente.